Novi

Velia

Novi Velia sorge su uno sperone del Monte Sacro, sito scelto dalla popolazione dell’antica Elea-Velia per mettersi al riparo dalle incursioni barbariche.

Il centro storico è dominato da tre monumenti:
La Torre di guardia, ormai semi distrutta
Il Castello (XIII secolo)
La Chiesa di Santa Maria dei Longobardi (X secolo)

Il più importante luogo di culto è il Santuario della Madonna di Novi Velia, dal quale si può ammirare il Monte Gelbison o Sacro. Un angolo di paradiso, dominato dall’imponente mole del Santuario mariano. Il primo nucleo dell’attuale Santuario, era un complesso di grotte, in cui si stabilì uno dei tanti gruppi di monaci  approdati dalla penisola balcanica nel Cilento.

Dalle loro terre d’origine i monaci basiliani portarono la statua lignea di Santa Maria Hodegitria, l’attuale “Madonna del Monte” oggi venerata. A poche centinaia di metri dal Santuario c’è una grande Croce di ferro. Dopo i regolamentari tre giri intorno alla Croce, i pellegrini affrontano l’ultimo tratto di salita, caratterizzato dalla presenza, lungo i contrafforti che delimitano il percorso, di una Via Crucis in maioliche del Settecento. Giunti sul sagrato, la tradizione vuole che, prima di entrare nel Santuario, i pellegrini facciano 7 giri intorno ad esso. Esaurito l’ultimo rituale, essi si prostrano ai piedi della Statua, sciogliendo i voti o formulando preghiere. La Chiesa è molto semplice ed è stata completamente restaurata agli inizi del Novecento. Meritevoli di una visita approfondita anche il “Giardino della Madonna”, che sorge nel punto più alto del monte Gelbison e la bellissima Cappella di San Bartolomeo.
Tra gli avvenimenti va ricordato il  Festival degli antichi suoni, una rassegna di musica popolare fatta da strumenti quali la ciaramella, le zampogne, le chitarre battenti e pifferi di canna.